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ISLANDA ON THE ROAD: L'ITINERARIO PERFETTO (12 GIORNI)

Aggiornamento: 16 giu

Partendo dal presupposto che non esiste un itinerario perfetto e che l’Islanda è una terra tutta da scoprire, noi abbiamo fatto il giro dell’isola in senso anti-orario, visitando anche i fiordi occidentali e lasciando la visita alla città di Reykjavik l’ultimo giorno.


Dove troverete molti contenuti a tema ISLANDA ma anche molti altri itinerari in giro per il mondo 🌍


Abbiamo viaggiato nella seconda metà di agosto e abbiamo trovato 3-4 giorni di pioggia su 14. Purtroppo ha piovuto mentre visitavamo i fiordi orientali e quelli occidentali, non permettendoci di goderne la bellezza fino in fondo.

Forse anche per colpa del meteo che abbiamo trovato, nel nostro itinerario perfetto di 12 giorni, i fiordi occidentali non li abbiamo inseriti, anche se molti li trovano la zona più affascinante dell’intera isola.

Ecco dunque il NOSTRO itinerario perfetto.


Giorno 1

Arrivo a Keflavik e pernottamento. Spesso i voli arrivano in Islanda in tarda sera, quindi avrete giusto il tempo di ritirare l’auto a noleggio e raggiungere l’hotel che avrete scelto per il pernottamento. Occorre riposarsi bene perché da domani inizia l’avventura!


Giorno 2

Mattinata alle Sky Lagoon per togliere di dosso tutta la stanchezza del viaggio e – soprattutto – di un anno di lavoro. Abbiamo scelto di iniziare da qui perché a noi è servito molto per entrare nel mood del viaggio e per condividere con i nostri compagni di viaggio le aspettative sull’avventura che stavamo per compiere. In alta stagione è meglio prenotare l’ingresso alle terme con anticipo!

Dopo un po’ di meritato relax, spesa da Bonus e…si parte alla volta del Circolo d’Oro!

Il pomeriggio – fino a tarda sera – è dunque dedicato alla visita del Parco Nazionale Thingvellir, dove si incontrano la placca tettonica euroasiatica e quella nordamericana, dando vita alla dorsale medio atlantica, che qui – e solo qui – può essere osservata al di sopra del livello del mare.

Dopo il Parco, dirigetevi alla prima delle numerose cascate che vedrete durante il vostro viaggio: Gullfoss. Un’imponente cascata che potrete ammirare dall’alto, percependo tutta la forza della natura e rimanendo incantati dai numerosi arcobaleni a cui questa cascata riesce a dare vita.

Ultima tappa della giornata: l’area geotermica del Geysir. Qui si trova Geysir, il primo geysir scoperto in Europa, che ha dato il nome a questo fenomeno. Oggi il Grande Geysir è dormiente ma, a pochi metri di distanza c’è Storkkur, un altro Geysir che, ogni circa 10 minuti, emetti getti d’acqua che vanno dai 20 ai 40 m di altezza.


Giorno 3

Giornata dedicata alle cascate.

Iniziamo da una delle cascate che preferiamo: Seljalandsfoss

Qui ci si bagna, quindi occorre indossare scarpe e abbigliamento impermeabile: c’è infatti un sentiero che conduce dietro alla cascata, è un’esperienza bellissima e molto divertente, ma la doccia è assicurata!

A circa 200m da Seljalandsfoss si trova Gljufrabui, una cascata nascosta in una grotta che non tutti conoscono. Per raggiungerla bisogna prima verificare che la portata del ruscello non sia eccessiva perché occorrerà guadarne una parte per riuscire a raggiungere la famosa roccia ai piedi della cascata.

Terza tappa della giornata: Skogafoss, un’altra delle nostre cascate preferite: un “muro” di acqua con una potenza indescrivibile.

Ammirata la cascata in tutto il suo splendore, salite la scalinata che vedete sulla destra, vi porterà ad una terrazza da cui ammirare Skogafosse dall’alto. Da questa terrazza imboccate il Fimmvorduhals Trailhead, un sentiero di 25 km che conduce a Basar. Per completarlo tutto occorrono più giorni e molta esperienza, ma i primi 6 o 7 km sono adatti a tutti. Vi troverete a camminare in mezzo alla natura incontaminata, circondati da montagne, cascate e prati a perdita d’occhio. Un’esperienza incredibile.




















Giorno 4

Oggi giornata dedicata alla costa.

Prima tappa: Dyrholaey, una scogliera a picco sul mare da cui ammirare infinite spiagge nere e…i puffin! Nei pressi del faro infatti potrete ammirare centinaia di pulcinella di mare giocare con il vento, ma attenzione, qui il vento è davvero molto forte. Molto forte.

Quando vi sarete stancati di osservare la danza dei puffin o, più facilmente, quando il vento non sarà più sopportabile, riprendete l’auto e dirigetevi a Reynisfjara, una bellissima spiaggia di sabbia nera, famosa per le colonne di basalto che ne incorniciano il lato orientale. Attenzione però: se il mare è mosso, le onde possono essere molto pericolose perchè raggiungono molto velocemente la maggior parte della spiaggia, con il rischio di trascinare in acqua chi si avventura in zone troppo vicine alla riva, dove la forza del mare è incontrastabile.

Dopo tutta questa natura, una merenda a Vik è d’obbligo. Approfittatene per scattare qualche foto alla famosa chiesa sulla collina e per tornare bambini saltando sui meravigliosi tappetoni colorati che troverete in tutta l’Islanda.


Giorno 5

La mattinata di oggi sarà dedicata ad una passeggiata all’interno del Parco naturale di Skaftafell, fino a Svartifoss, una cascata che fuoriesce da un muro di colonne di basalto nero.

Nel pomeriggio, Jokulsarlon – la laguna di ghiaccio – e Diamond Beach, una degli highlights del viaggio.

La Diamond Beach è una spiaggia nera, cosparsa di pezzi di ghiaccio di varie dimensioni, che sembrano diamanti.

Nel mare vedrete navigare decine di piccoli iceberg tra cui, se guarderete bene, scorgerete alcune foche giocare senza sosta. Verso il tramonto lo spettacolo è ancora più incredibile.


Giorno 6

La giornata di oggi è dedicata all’esplorazione dei fiordi orientali.

Purtroppo durante il nostro viaggio, abbiamo attraversato i fiordi orientali sotto la pioggia, senza dunque riuscire ad apprezzarne la bellezza. Ad ogni modo non ci sono tappe “obbligate”: questa zona è ancora piuttosto incontaminata. Fermatevi quindi ogni volta che ne avrete voglia per ammirare il punto di costa che avrete raggiunto.

Una sosta merita anche il piccolo paesino di Seyðisfjörður, la cui chiesa bianca si raggiunge dalla passeggiata arcobaleno su cui si affacciano i principali locali e hotel del posto.


Giorno 7

Stamattina sveglia presto perché la giornata è ricca di cosa da fare.

Prima tappa: Studlagil Canyon, un canyon di colonne di basalto sul cui letto scorre un fiume azzurro intenso (nelle belle giornate). È difficile spiegare a parole la bellezza di un posto tanto unico. Dovete andare a vederlo!

Sappiate però che per raggiungerlo dovrete percorrere alcune strade sterrate e, arrivati su posto, non troverete nessun servizio “turistico”, quindi attrezzatevi con acqua e cibo e ricordatevi di non lasciare la spazzatura in mezzo alla natura.

Seconda tappa della giornata: Dettifoss, una cascata davvero imperdibile. Dettifoss è la cascata più imponente, non solo di Islanda, ma dell’intera Europa. Ha una portata d’acqua che vi lascerà senza parole. Sentirete tutta la forza della natura e non potrete che rimanere inermi al suo cospetto. Un’esperienza straordinaria.

Ultima tappa di questa giornata ricchissima è il Canyon di Asbyrgi, completamente diverso da Studlagil. Qui non siamo circondati di grigio e azzurro ma dal verde della vegetazione e dal rosso delle rocce che formano questo canyon a forma di ferro di cavallo. Noi lo abbiamo visitato al tramonto, nel silenzio più assoluto, con il sole che infuocava il colore delle montagne.


Giorno 8

Giornata dedicata all’area del lago Myvatn, ricco di solfatare e paesaggi lunari.

Iniziamo con le famose pozze di fango di Hverarond, un campo geotermico di zolfo in cui vi sembrerà di essere letteralmente su un altro pianeta, circondati da una terra che ribolle davanti ai vostri occhi.




Continuiamo con Dimmuborgir, un labirinto di formazioni laviche in cui si pensa che il mondo umano entri in contatto con quello degli inferi. Ci sono diversi percorsi segnalati, tutti semplici e non particolarmente lunghi.

Se avete tempo, tra Hverarond e Dimmuborgir, potete dedicare 15 minuti a raggiungere la cima di Hverfell, uno dei più grandi crateri esistenti sulla terra, con un diametro di 1000 metri e una profondità di circa 140 metri.

Prima di raggiungere il vostro alloggio potreste fare una sosta ai bagni termali di Myvatn. Noi non ci siamo stati ma ne parlano tutti bene.


Giorno 9

Non si può non approfittare di un viaggio in Islanda per ammirare le balene. Noi abbiamo scelto una guida di Akureyri, ma anche Husavik e Dalvik sono famosi per l’avvistamento dei cetacei, quindi la scelta del punto di partenza dipenderà dagli alloggi che troverete o dalla strada che vorrete percorrere.

Solitamente l’avvistamento delle balene può avvenire dalla barca o dal gommone (Zodiac). Noi abbiamo optato per la seconda opzione e abbiamo scelto una partenza la mattina presto. Il mare era calmissimo, abbiamo avvistato decine di delfini, che nuotavano a pochi centimetri dal gommone e numerose balene, a pochi metri di distanza. Un’esperienza imperdibile!

Spostandovi verso ovest, potete poi fare tappa al Glaumbær Farm & Museum per vedere le famose case costruite in torba e per assaggiare la tipica zuppa del giorno.

Ancora in direzione ovest terminiamo la giornata a Hvítserkur, un faraglione di basalto con una forma molto suggestiva. Trascorrerete molto tempo a fotografarlo da ogni prospettiva, correndo da una parte all’altra della spiaggia di sabbia nera, certi che prima o poi finirete con i piedi in acqua.

Pernottate poi spostandovi ancora verso ovest, a sud dei fiordi occidentali.


Giorno 10

La giornata di oggi è dedicata all’esplorazione della penisola di Snæfellsnes. Iniziate da una delle attrazioni più famose e più fotografate d’Islanda: Kirkjufellsfoss. Si tratta della cascata alle cui spalle sorge il monte Kirkjufell, divenuto famosissimo dopo aver fatto da sfondo a molti episodi della sesta e della settima stagione di Game of Thrones. Non si può lasciare l’Islanda senza avergli scattato almeno una foto!

Proseguite poi il giro di questa meravigliosa penisola ammirando le spiagge nere, le scogliere a picco sul mare e il ghiacciaio in lontananza. Potrete fermarvi ovunque senza mai rimanere delusi dal panorama che vi troverete davanti. Queste sono le tappe che abbiamo fatto noi: Djúpalónssandur, Lóndrangar, Hellnar, Gatklettur.


Giorno 11

Oggi si torna nella civiltà: salutati i panorami mozzafiato che vi hanno accompagnato fino a qui, dirigetevi verso Reykjavik dove potrete visitare la città, con la sua strada arcobaleno, la sua chiesa dalla forma inconfondibile (potete anche salire sulla torre per ammirare la vista della baia dall’alto) e i suoi localini tutti molto particolari.

Terminate la giornata e il viaggio come lo avete iniziato: alle terme. Questa volta optate per le Blue Lagoon, le più famose di tutte, vicinissime all’aeroporto.


Giorno 12

Se non avete il volo la mattina presto, dedicate la giornata alla visita delle zone intorno all’aeroporto: Brimketill - piscine create dalle colate di lava nel mare –, l’area geotermica di Gunnuhver, la scogliera Hafnarberg e il Brú Milli Heimsálfa, il ponte tra il continente americano e quello europeo.

È proprio giunta l’ora di partire, ma siamo sicuri che l’Islanda avrà conquistato il vostro cuore e che non vedrete l’ora di tornarci!


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