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Budapest - L'Ungheria che sorprende!

IL CONSIGLIO DI DANIEL: una città sorprendente, almeno lo è stata per me. Se andate in inverno ricordatevi che le temperature sono super rigide e non potranno mancare nel vostro outfit il berretto di lana, i guanti, la sciarpa e delle scarpe pesanti. Il mio consiglio è sicuramente quello di non perdervi una visita alle bellissime terme della città. Io suggerisco di optare per i Bagni Széchenyi, non sono i più storici della città (i bagni Gallért) ma dispongono di tre enormi vasche all’aperto da cui, soprattutto in inverno, si leva un’imponente quantità di vapore per il notevole sbalzo termico dell’acqua termale che può raggiungere addirittura i 77 gradi centigradi. Mentre la vasca centrale ha la forma olimpionica e una temperatura più bassa, fatta per nuotare, le due laterali hanno una forma tonda e in una di queste è presente una pista circolare artificiale dove una forza vorticosa trasporterà i vostri corpi con un impeto tale da darvi addirittura difficoltà ad uscirne. Un vero circolo vizioso che per me ha rappresentato un divertimento unico!


IL CONSIGLIO DI ELENA: Budapest è ricchissima di cose da vedere, se avete poco tempo vi consiglio di non perdervi gli interni del Parlamento, il Bastione dei Pescatori, da cui scattare centinaia di foto al bellissimo panorama, e una crociera serale sul Danubio per ammirare il palazzo del Parlamento completamente illuminato. Non potete però lasciare Budapest senza aver assaggiato la famosissima torta Dobos, magari proprio allo storico Café Gerbeaud. Se invece siete in cerca di un ristorante dove pranzare o cenare, consiglio assolutamente il cafè/ristorante Börze, che offre piatti raffinati, dal sapore ottimo e dal prezzo non eccessivo!


IL NOSTRO RICORDO PIU’ BELLO: abbiamo visitato Budapest con un affiatato gruppo di amici, nonché colleghi, e ci siamo divertiti parecchio, girovagando in lungo ed in largo nel gelo invernale della capitale ungherese e riscaldandoci in appartamento la sera, tra una sfida a Taboo e qualche snack da sgranocchiare. Il ricordo più divertente però potremmo localizzarlo all’interno delle terme di Szécheneyi e, in particolare nella vasca di acqua caldissima posta sul lato destro della sezione esterna. Come spesso accade quando un gruppo di italiani in vena di baldoria incontra un gruppo di spagnoli nella loro fisiologica condizione di allegria festaiola, il “caos” è dietro l’angolo. E così, preso di mira il percorso circolare vorticoso

di cui sopra, abbiamo iniziato a spingerci per roteare sempre più velocemente. Il vero problema è stato l’intervento di alcuni ragazzi francesi, che hanno trasformato la goliardata in una inevitabile competizione dall’elevato livello agonistico. Dopo qualche “popopopopo” e una decina di giri, il passatempo è diventato sufficientemente contagioso da diventare l’attrattiva principale del posto, coinvolgendo la quasi totalità dei presenti nella piscina. Italians do it better. Ci vergogniamo ancora un pochino.


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